Domenica di Ottobre: mi sveglio.
Dalla luce che entra in camera mi accorgo che non è presto, ma i ragazzi stanno ancora dormendo ed io mi gongolo ancora un pò....
Poi mi alzo, vado fuori, il tempo è bellissimo, sole e caldo, un 19 Ottobre davvero anomalo, però sono contenta. Apro la porta del garage, Toby è ancora assonnato nella sua cuccia, ma si alza a fatica e viene a farmi le solite feste mattutine ed io ricambio con coccole e carezze. Riempio la sua ciotola di crocchette, faccio due passi in giardino e poi rientro impaziente...ho una sorpresa che mi aspetta!
Mi sono svegliata con un pensiero fisso e un piano di battaglia assolutamente rigoroso e preciso: li devo tenere un pò a temperatura ambiente, far cuocere, lasciar raffreddare, farcire, assaggiare e fotografare...non ho molto tempo ma Alessandro porterà i bambini in centro stamani, sono sola e ben organizzata, sicuramente ce la farò!
Apro il frigo e i miei maritozzi dopo una lunga lavorazione e 20 ore di lievitazione sono gonfi, cicciotti e lisci....praticamente perfetti!
Appoggio le teglie sul tavolo e intanto accendo il forno.
Al momento giusto inforno e vado a rifare i letti, ma tengo sempre d'occhio l'orologio e infatti dopo 10 minuti scendo di nuovo in cucina.
I maritozzi di una teglia sono completamente bruciati, gli altri sono bellissimi e ambrati, cotti al punto giusto. Di 20 maritozzi ne sono rimasti 10, ma noi a pranzo siamo 13!!!
(pranzo, tra l'altro, alla casa di campagna dello zio di Alessandro, con tutti i vari parenti e al quale io volevo assolutamente fare bella figura!!!)
Telefono ad Ale, gli chiedo di prendere 8 maritozzi in pasticceria da aggiungere ai miei e imbronciata, ma non esasperata, farcisco quelli venuti bene. Ne assaggio uno un pò bruciacchiato, anche in quelle condizioni il poveretto è comunque buono, quindi preparo il set e scatto, luce non bellissima, ma foto accettabili ed io potrò sempre ricevere i complimenti per quei 10 maritozzi!
Saliamo tutti in macchina, nel bagagliaio si è sistemato Toby, quindi appoggio i maritozzi ai piedi dei ragazzi perchè io, ai miei, ho già un miliardo di borse...
Forse avrete già capito la fine di questa storia, ma devo esorcizzare questa giornata quindi vado avanti....
Arriviamo a destinazione, Ale parcheggia, spegne la macchina.
Mi volto e assisto ad una scena raccapricciante:"Gianmarco, mi raccomando non scendere dal seggiolino!!!!!!"
Ma Gianmarco si è già tolto la cintura di sicurezza ed è atterrato a piedi uniti sul vassoio dei maritozzi!!!!!
Scendo di corsa dalla macchina, i parenti ci sono venuti incontro per salutarci, sollevo la carta che copre i dolci, avvampo, strabuzzo gli occhi, ho un mancamento, mi assale la rabbia e a questo punto si, anche l'esasperazione....
I parenti mi guardano con aria interrogativa perchè non capiscono che cosa sia successo di tanto orribile, alzo la testa, mi sposto i capelli dalla faccia e come se dovessi buttare un salvietta, chiedo: "Scusate, dove posso trovare un cestino?"