venerdì 29 novembre 2013

Torta delle feste con pere caramellate e frutta fresca

Vi sembra normale cercare di scrivere un post di fine settimana per augurare a tutti un buon week end con un marmocchio lagnante alle caviglie e la cena sul fuoco che si sta carbonizzando???



In casa mia succede, a volte succede anche questo, ma stasera ho troppa voglia di pubblicare questa torta, che è stata il mio orgoglio proprio lo scorso fine settimana, in occasione della festa di compleanno del piccino.
L'ho chiamata" torta delle feste", perchè oltre che per spegnere le candeline, questo dolce è una gioia per gli occhi e per il palato e secondo me si adatta alla perfezione ai nostri menu natalizi e festivi.



Sono consapevole del fato che il procedimento non è di quelli più semplici e veloci e di certo molti preferiranno passare un sabato pomeriggio in centro a fare spese piuttosto che chiusi in cucina a cucinare, ma io vi invito comunque a provare, la soddisfazione che ci fa provare un dolce di pasticceria fatto in caso è di certo superiore a quella di aver comprato un paio di scarpe nuove...almeno per me...per noi fissate....

Scusate se stasera sono così di corsa, spero di non aver fatto errori di ortografia, ho spento il fuoco, ma il marmocchio ancora sta lagnando.....AIUTO!!!!!




Ingredienti per uno stampo da 28 cm:


Per la crema chantilly

3 tuorli
1 uovo intero
500 ml di latte
100 gr di zucchero
60 gr di farina
mezza bacca di vaniglia
250 ml di panna

Per le pere caramellate:

2 pere non troppo mature
100 gr di zucchero
succo di un arancia

Meringhe per la decorazione e frutta fresca di stagione



Preparate il Pan di Spagna, potete anticiparvi anche tre o quattro giorni prima e lasciarlo avvolto nella pellicola in frigorifero.
Tagliatelo in tre dischi dello stesso spessore.

Preparate la crema, anche questa possibilmente il giorno prima:

mettete a scaldare il latte con i semi della bacca di vaniglia e 20 gr di zucchero.
Sbattete le uova con lo zucchero rimanente e la farina, aggiungete il latte caldo, ma non bollente, trasferite di nuovo tutto sul fuoco e fate cuocere fino ad addensamento.

Appena cotta, la crema deve essere trasferita in un altro recipiente, meglio su un vassoio, coperta con pellicola e lasciata raffreddare il più velocemente possibile, per evitare lo sgradevole odore di zolfo che alcune volte si viene a formare.

Una volta fredda aggiungete alla crema la panna precedentemente montata bene e amalgamate bene. Rimettete tutto in frigo fino alla composizione del dolce.

Caramellate le pere:

sbucciate le pere, privatele del torsolo e tagliatele a pezzetti di circa un cm.
Mettete sul fuoco medio una padella (non necessariamente antiaderente) e fatela scaldare bene, aggiungete poco alla volta lo zucchero e fatelo sciogliere delicatamente, senza alzare troppo la fiamma per non rischiare di bruciarlo.
Aggiungete le pere e il succo d'arancia e fatele cuocere senza girarle, non toccatele proprio.
Passati cinque minuti potete muovere la padella e vedrete che le pere si staccheranno, se alcune non lo fanno, lasciate cuocere ancora qualche minuto.
Scolate le pere dal liquido che si è venuto a formare e lasciatele raffreddare.

Componete il dolce:
farcite il primo disco di pan di spagna con un pò di crema, distribuite sopra un pò di pere, adagiate l'altro disco e ripetete l'operazione.
Finite con un'altra spalmata di crema anche sopra il dolce e sui lati.

A questo punto potete decorare con la frutta fresca e le meringhe a vostro piacimento.


Se volete potete spennellare la frutta con un semplice sciroppo fatto con  gr 50 di zucchero e 25 gr di acqua e portato ad ebollizione.

Grazie ancora una volta di aver letto i miei pensieri e di essere passati qui, vi auguro un 
buon lavoro e soprattutto buon fine settimana!!!!
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martedì 26 novembre 2013

Meringhe

E' già Natale qui da noi!!!!!
Ieri mentre io e Tommaso facevamo l'albero ha iniziato a nevicare, mi sembrava di essere in un film, quelli da famiglia, che ti piace guardare tutti insieme stretti nel divano e arrotolati con il pail, tipo: Mamma, ho perso l'aereo, Una poltrona per due, Miracolo nella 34esima strada....



e vedendo i primi fiocchi di neve scendere, vedendo il mio bambino che attaccava le palle di Natale, vedendo il fuoco del camino e le candele accese mi sono sentita al sicuro e protetta.

Non ve lo so spiegare, mi sono sentita bene e una sensazione di tranquillità mi ha invasa, come non mi succedeva da tempo, è stato bellissimo e fermandomi un attimo ho pensato: "è questa la magia del Natale?"



Può una sola parola, farci sentire così bene? Farci dimenticare i problemi, i pensieri e proiettarci in uno stato di positività che mai in nessun altro periodo dell'anno potremmo avere?



Io sono già in quest'ottica e vi auguro di arrivarci il prima possibile e di catturare nell'aria quest'atmosfera magica che già si può respirare: LOVE IS ALL AROUND YOU!!!!



Ingredienti:

50 gr di albumi (circa due)
100 gr di zucchero




La quantità delle meringhe è molto variabile a secondo di quanto le farete grandi, considerate che le mie avevano un diametro di circa 2 cm e ne ho potute realizzare con questa dose circa 30.

Montate gli albumi con lo zucchero, prima a velocità moderata, per passare poi a quella più alta.

Montate fino a quando sulla frusta non si formerà  una specie di becco che ricorda molto quello della meringa stessa (vedi foto sopra)

Accendete il forno a 100° statico.

Mettete la montata in una sac a poche con una bocchetta a stella e formate le meringhe in una teglia da forno rivestita con carta oleata (o carta da forno)

Mettete in forno la teglia, o se ne avete due, potete infornarle entrambe, anche se la regola direbbe il contrario: io le ho infornate insieme, ma se non volete rischiare potete infornarle una alla volta.

Ricordatevi che le meringhe non devono cuocersi, ma solo asciugarsi, quindi ricordatevi di aprire ogni quarto d'ora il forno per far uscire il vapore.

Lasciate asciugare per almeno due ore.




Buona settimana a tutti.....

Maddalena




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venerdì 22 novembre 2013

Il sorriso nel cuore

Chi ha un blog sa quanto lavoro questa parola porta con sè, quanto tempo sottrai alla tua giornata, a volte alla tua famiglia, quanta passione stà dietro a quello che si cucina e fotografa, quanta voglia di fare c'è nelle nostre giornate, quante ore delle notte insonni passiamo a pensare alle parole da scrivere nel prossimo post.

Tutto questo è spinto da tanto amore per le cose che si fanno, nasce dal puro piacere di condividere la nostra vita con persone che per passatempo vorranno leggerci e provare le nostre ricette.

Di blogger ce ne sono tante, ognuna con le proprie idee, c'è chi lo fa di lavoro, chi scrive per importanti riviste, chi partecipa e conduce programmi tv, chi tiene corsi di cucina e fotografia, chi viene invitato ad eventi, chi collabora con importanti aziende e chi semplicemente cucina e scrive per puro divertimento, la maggioranza. Questo è un mondo molto vasto e quando si dice "blogger", a volte non siamo consapevoli delle varie sfumature che questa parola porta con sè.

Come in tutte le categorie ci sono quelle più brave e meno brave, più belle e meno belle, più moderne e più antiche, più simpatiche e più antipatiche, più all'avanguardia e più tradizionaliste, più corrette e meno, a volte molto meno..... corrette...

Come si dice sempre, non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio, sta a noi e a voi riconoscere, apprezzare o evitare quello che il mondo del web e il mondo in generale ci propone, smascherare i falsi e applaudire i giusti.

Da parte mia, posso dire per ora, di avere incontrato e conosciuto persone vere e sincere e per questo mi ritengo fortunata. Forse la mia esperienza conta poco per gli altri, ma vale tanto per me e mi insegna giorno per giorno che impegnarsi nelle cose si fanno e avere rispetto per tutti ripaga più di qualsiasi altra cosa.

La vita è una bilancia che deve stare sempre in pari e se da una parte ti toglie dall'altra ti dà.

Per oggi non voglio più parlare e vi lascio alle immagini del terzo raduno di un gruppo di food blogger che non ce la fanno solo a scriversi, a volte si devono anche vedere, per abbracciarsi, parlarsi e dimostrare con il sorriso nel cuore la vita è più bella....





(Foto di Vatinee Suvimol)



(Foto di Vatinee Suvimol)


(Foto di Lina d'Ambrosio)








(Foto di Lina d'Ambrosio)






























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giovedì 7 novembre 2013

Ciambella Integrale con ricotta

Certi esperimenti riescono alla prima e sono fonte di grande soddisfazione.....



Alcune volte, invece, devi un pò penare per raggiungere l'obiettivo, il cammino è arduo, ma alla fine riesci e anche bene...altrettanta soddisfazione, forse ancora più del caso precedente perchè sai quanto ti sei impegnata e data da fare per ottenere quel risultato....



Altre volte, non daresti nemmeno una lira alla ricetta che stai preparando, ti sono avanzati alcuni ingredienti per caso, ti sei buttata, sei andata a fiuto, hai seguito il tuo istinto e toh!...guarda che ti è venuto fuori? In questi casi pensi che una buona dose di fortuna a volte è giusto che capiti anche a te, ma in fondo, nel tuo profondo ti dici: "accidenti! sono diventata proprio brava!!!!"



e poi, ci sono volte che: per quanta fatica tu faccia, per quanto impegno tu ci metta, per quante volte tu provi, per quanta pazienza, precisione, meticolosità tu aggiunga nell'esecuzione della ricetta, essa risulterà sempre un fallimento...
e capita eh! a voglia se capita!!!!! 
Ma quello che mi stupisce di più, è che la maggior parte delle volte non succede mentre tenti di copiare la ricetta di un grande chef, va bè, lì ci potrebbe anche stare che alla prima non venga perfetta, nooooo...la bruciante sconfitta è perfida, ti coglie di sorpresa quando meno te lo aspetti, è infima e spesso è nascosta dietro i semplici ingredienti di un dolce da colazione.... un innocuo ciambellone ad esempio....



Non chiedetemi come mai, ma ho provato tre volte prima di arrivare a questo risultato, che, per una pignola come me e' appena sufficiente...

Vi ho spaventati?



Ingredienti per uno stampo a ciambella da 22 cm:

3 uova
110 gr di zucchero
300 gr di ricotta di pecora
150 gr di farina integrale
50 gr di fecola di patate
50 ml di latte
50 ml di olio extravergine di oliva
1 bustina di lievito

Rompete le uova e dividete i tuorli dagli albumi.

Montate i tuorli con lo zucchero, aggiungete la farina setacciata e amalgamate bene.
Aggiungete la farina, la fecola e il lievito, continuate ad amalgamare tutti gli ingredienti in modo omogeneo.
Versate il latte e l'olio nel composto, lavorate fino a quando non si saranno assorbiti.
Montate a neve ferma gli albumi e uniteli al dolce amalgamando dal basso verso l'alto.

Versate il tutto nello stampo oleato e infarinato e cuocete in forno statico a 180° per 50 minuti.




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domenica 3 novembre 2013

Minestra di fagioli

Non è facile descrivere le mie sensazioni in questo momento, sono come il tempo: a volte sole, a volte vento, altre pioggia. Mi sento in colpa per essere stata così lontano dal mio blog, per averlo trascurato e per non essermi dedicata alle mie care amiche food blogger, per non averle seguite, lette, commentate....




Avevo bisogno di un pò di tempo per me, di staccare la spina e pensare ad altre cose, ma sta di fatto che, anche se non ero qui fisicamente, la mia mente pensava sempre ai piatti da fotografare, ai set da comporre, ai post da scrivere e adesso, anche se per pochissimo tempo, sono davanti al mio computer a condividere una nuova ricetta, perchè non ne potevo più di starvi lontana....




Ormai questo spazio fa parte di me, di quella che sono diventata e vivere senza sarebbe molto difficile.

Mi scuso tanto e con tutto il mio cuore se non sono riuscita e ancora per qualche giorno non riuscirò a venirvi a trovare, gli impegni di queste settimane si susseguono incessantemente, ho trovato solo mezz'ora per poter pubblicare una piccola ricetta...di modo che non vi dimentichiate di me....


Vi auguro una buona settimana, un buon lavoro e soprattutto giornate serene, tranquille e felici....





Ingredienti per 6 persone: 

600 kg di fagioli 
1 cipolla
2 spicchi di aglio
2 foglie di salvia
1 rametto di rosmarino
200 gr di passata di pomodoro
brodo vegetale q.b.
300 gr di pasta tipo ditalini
sale
pepe
olio extravergine di oliva

Dopo aver tenuto i fagioli a bagno una notte metteteli in una pentola capiente con la cipolla, lo spicchio di aglio, la salvia e il rosmarino. Salare, pepare e coprire con abbondante acqua.
Far cuocere per un paio d'ore.

Una volta cotti, frullare la metà dei fagioli.

Far rosolare in un'altra pentola uno spicchio di aglio tritato con un pò di olio, aggiungere la passata di pomodoro, i fagioli interi e quelli frullati, con relativo brodo di cottura.
Aggiungere la pasta e far cuocere il tempo necessario, allungando con un pò di brodo vegetale se la minestra lo richiede.

La consistenza dev'essere simile ad una crema vellutata, ma leggermente più liquida.

Regolare di sale prima di servire e cospargere con aghi di rosmarino.




Questo è uno dei piatti forte della cucina di mia nonna e l'ho riproposto cercando di non cambiare neanche di una virgola la ricetta originale. In casa nostra, questa minestra è presente nel pranzo del venerdì seguita a ruota da baccalà fritto e rifatto con le cipolle e il pomodoro.

Mio nonno, ci metteva anche qualche pezzetto di pane raffermo, che si inzuppava nel brodo e dava alla minestra quel tocco rustico, del quale io non riesco proprio a fare a meno...provate se volete...







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