venerdì 15 maggio 2015

Confettura di fragole: tutti i trucchi e i consigli per una buona riuscita!

Come avrete notato, nel titolo ho scritto "confettura", perchè è così che si chiama e perchè devo mantenere un pò la mia faccia da food blogger seria, ma in realtà la parola "confettura" in casa mia non si pronuncia mai e se devo chiedere ad Alessandro di prendermi il vasetto dal frigo, non gli dico certo: "Amore, mi passi la confettura per favore????" bensì: "Ale, mi passi la marmellata?" Insomma parliamo come mangiamo e generalizziamo un pò tutte queste preparazioni appellandole a "marmellata", parola, detto tra noi, bellissima e che riempie la bocca ogni qual volta la si pronunci.....m-a-r-m-e-l-l-a-t-a!!!




Se c'è una cosa che mi ha insegnato a fare bene la mia mamma, sono proprio le marmellate, poco dolci, poco bollite, poco caramellate, dove il sapore e il gusto della frutta rimane intatto ed io vi ripropongo qui una delle mie preferite, con tutti i consigli per ottenere una confettura/marmellata fatta in casa perfetta e facile.







Ingredienti:

2 kg di fragole da pulire
600 gr di zucchero semolato
il succo di mezzo limone

vasetti di vetro con coperchio

Innanzi tutto occorre dire che la materia prima, per questo tipo di preparazione è fondamentale: la frutta deve essere fresca, matura e biologica. Il mio consiglio è quella di acquistarla al mercato, magari uno a km zero, dove siete sicuri che i prodotti sono della zona e quindi maggiormente freschi, oppure, se non c'è scritto, chiedere sempre al venditore la zona di provenienza.
In questo caso, le fragole sono di stagione, quindi avrete più probabilità di acquistarle con provenienza relativamente vicina a voi.

Se non avete intenzione di fare il giorno stesso la confettura, conservatele in frigo, ma non più di 24 ore, le fragole sono un frutto facilmente deperibile.

Mettete le fragole in uno scolapasta e lavatele bene sotto l'acqua corrente.
Con un coltello eliminate le foglie e le parti battute e ammaccate e dividetele a metà, trasferendole di man di mano in una ciotola.
Mettetele di nuovo nello scolapasta e lavatele un'altra volta.
Trasferite le fragole in una pentola dal fondo spesso e portate a bollore a fiamma moderata senza coprirle.
Giratele con un mestolo di legno e fate cuocere per 30 minuti.
Aggiungete lo zucchero e proseguite la cottura a fiamma bassa per altri 40 minuti, questa volta coperte con un coperchio. Ricordatevi sempre di girare la confettura ogni 7/8 minuti.
Passato il tempo indicato, togliete dal fuoco e frullate con un minipimer la confettura a piccoli intervalli per lasciare qualche pezzo intero.
Aggiungete il succo del limone e  mescolate.
Lasciate intiepidire la confettura prima di metterla nei vasetti.

Come sterilizzare i vasetti di vetro

Come sapete, per mantenere i vasetti di confettura nel tempo, occorre metterli sottovuoto, ma prima di tutto occorre procedere alla loro sterilizzazione, per eliminare qualsiasi tipo di microrganismo dannoso.
Non occorre necessariamente che i vasetti siano nuovi, ma devono esserlo di sicuro i tappi, si trovano in commercio e sono anche economici. Vi consiglio di utilizzare la stessa misura per tutti i vasetti e soprattutto la stessa altezza, in questo modo anche la procedura del sottovuoto risulterà più facile e veloce.

Innanzi tutto controllate che i vasetti siano puliti, soprattutto se non sono nuovi e li avete già utilizzati, quindi, lavateli bene assieme ai coperchi.
Vasetti e coperchi hanno tempi di sterilizzazioni diversi e per far sì che i coperchi non si deformino e rovinino in ebollizione io li aggiungo pochi minuti prima di spegnere il fornello.

Mettete i vasetti in una pentola capiente cercando di dividerli fra loro con un canovaccio di cotone pulito, in modo che non vengano a contatto gli uni con gli altri  e che restino fermi nonostante l'ebollizione. Copriteli completamente di acqua fredda. Sistemate sul fuoco la pentola e portate a ebollizione.
In tutto i vasetti devono bollire 20 minuti, quindi passati 15 minuti, aggiungete alla pentola anche i coperchi e dopo 5 minuti spegnete il fornello.

Quando l'acqua si sarà raffreddata, estraete i vasetti e i coperchi con l'aiuto di una pinza e metteteli a testa in già sopra un canovaccio pulito per circa 10 minuti, poi girateli e lasciate che si asciughi la condensa al loro interno, se volete potete anche usare un garza sterile per asciugarli, di quelle che si usano per le fasciature.

Ricordatevi che tra la sterilizzazione dei vasetti e il loro riempimento con la confettura non deve passare troppo tempo altrimenti tutto il procedimento fatto non avrà il suo beneficio e stando a contatto con l'aria i vasetti potrebbero di nuovo contaminarsi.

Riempite i vasetti di confettura o marmellata fino alla loro scanalatura, senza esagerare e poi chiudete bene con i coperchi.

Come avete fatto per la sterilizzazione, trasferite i vasetti in una pentola dove possono stare completamente coperti con l'acqua e mettete a contrasto lo stesso canovaccio per non farli urtare tra di loro.
Coprite con acqua fredda e portate a ebollizione. Fate bollire 20 minuti.
Spegnete il fornello e con l'aiuto delle pinze, facendo attenzione a non scottarvi, mettete i barattoli di confettura a testa in giù sopra un canovaccio. Lasciateli raffreddare completamente (io ce li tengo una notte).
Trascorso tale tempo, controllate che il sottovuoto sia riuscito: fate pressione con il dito sopra ogni coperchio, se questo sta fermo, significa che il sottovuoto è stato fatto correttamente, se va su e giù, significa che c'è ancora aria all'interno del barattolo e dovrete ripetere l'operazione.
Etichettateli con ingredienti e data di preparazione e metteteli in dispensa.







Scappo in piscina, vi abbraccio forte e vi auguro un buon fine settimana...
Maddalena
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9 commenti

  1. Troppo comodo correre in piscina proprio adesso....torna subito però!!!!!!!! Ahahahahaahahaahahha anche a casa nostra è così....quasi tutti parlano come mangiano e MARMELLATA include tutto ciò che si può spalmare sul pane con il burro!!! Amò foto bellissime e post non da meno! Passa un buon fine settimana.... e pensami un poco va!!!

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  2. I tuoi post/tutorial sono sempre utilissimi, dettagliati e pieni di splendide foto :-)
    Grazie cara e buone colazioni :-)

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  3. Che sincronia,oggi abbiamo postato contemporaneamente la stessa preparazione ....ma qui da te però mi rifaccio gli occhi...quanto sei brava Maddalena complimenti davvero!!!

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  4. Hai ragione...sul blog indossiamo i panni del "docente" e quindi dobbiamo essere tutti precisi e corretti, ma poi a casa tutto cambia, anche ai miei bimbi se chiedo di prendere la confettura in dispensa mi guardano con gli occhi stralunati!!!!! Favolosa la confettura di fragole...mai fatta, qui le fragole non durano mai troppo da finire nei vasetti!!! Magnifiche foto!!!

    Un abbraccio e buon fine settimana
    Monica

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  5. Marmellata ...una parola che riporta subita alla mente tutto il gusto e la genuinità di questo prodotto. I tuoi segreti e trucchetti sono preziosi e me li segno tutti. Ho intenzione di preparare una buona marmellata per le mie prossime colazioni :)

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  6. anche io adoro le "marmellate", bada bene come ho scritto, home made...mio marito un pò meno, ma lui è un originale e non fa testo, ahahahaha
    Anche io ne ho in serbo una un po' speciale, che presto posterò!
    Grazie per il bellissimo ed esauriente post, un abbraccio e buon fine settimana tesoro

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  7. Avevo visto alcune foto su FB ma non ero ancora venuta ad omaggiare la tua marmellata... e quelle manine tenerissime! Mi piace quando coinvolgi anche lui nelle foto, si vede dal sorriso che è contento! :-)
    Il tempo delle fragole è arrivato anche per me, ero così impaziente di pubblicare qualcosa con questo frutto, quest'anno più che mai sto facendo scorpacciate, a iniziare dalla colazione con il frullato... ora sognerò il tuo vasetto da spalmare sul pane, perchè tutto quello che viene dalla tua cucina so per certo che è ottimo!

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  8. grazie mille, se lo avessi letto prima questo post...sai che con 1 kg di fragole e 1/2 kg di zucchero mi è venuta molto acquosa la marmellata :-( e più facevo bollire aspettando che si restringesse ed invece ottenevo l'effetto contrario

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