martedì 27 gennaio 2015

Pane dolce dello Shabbat con miele e vaniglia

Questo pane viene preparato in occasione dello Shabbat, il giorno di riposo per gli ebrei, che inizia con il tramonto del venerdì e si protrae per tutto il sabato.
Il pane dello Shabbat, è chiamato Challah, anche se ho letto da qualche parte che prende questo nome solo dopo essere stato benedetto, quindi io mi limiterò a chiamarlo solo pane dello Shabbat.
Il compito di prepararlo, spetta alle donne e di norma ne vengono impastati due, uno dolce e uno salato per ricordare che Dio, ai suo figli nel deserto elargiva doppia porzione di manna alla vigilia del sabato e delle feste.
Il pane dello Shabbat ha la caratteristica di essere a forma di treccia e non contiene latte o derivati, poichè, nella cena del venerdi è previsto sulla tavola ebraica una preparazione a base di carne e secondo la Kasherut, l'insieme delle norme che regolano l'alimentazione ebraica, (da qui cucina kosher) è vietato consumare latte e carne nello stesso pasto, quindi niente panna e soprattutto niente burro nell'impasto!
Per il resto, è un pane soffice che, come tutti i lievitati può subire mille variazioni: io ad esempio non ho seguito una ricetta precisa, anche perchè trovare la ricetta originale è quasi un'impresa, ho solo preparato un pane dal sapore dolce, ho aggiunto olio extravergine per renderlo più morbido e via...una bella treccia e qualche seme di papavero..



Voglio precisare che non mi piacciono le ricorrenze e i giorno messi lì a ricordare qualcosa, il perchè di questa preparazione, anche se oggi non è sabato, è scritta solo dentro di me e non vorrei rovinare con le mie scontate parole quello che è già stato scritto e raccontato.
Volevo solo apportare il mio contributo con quello che meglio so fare: cucinare...e spero di averlo fatto nel rispetto più assoluto di tutti e tutto.

Un abbraccio forte e buon martedì



Ingredienti per una pane da circa 650 gr o due pagnotte da circa 300 gr l'una

400 gr di farina 0 macinata a pietra
150 ml di acqua
2 cucchiai (da minestra) di miele millefiori
1 uovo
50 ml di olio extravergine di oliva
4 gr di lievito di birra fresco
1  bacca di vaniglia
semi di papavero q,b.
1 tuorlo per spennellare



In un pentolino scaldate leggermente l'acqua. Aggiungete il miele e girandolo fatelo sciogliere completamente.
Una volta sciolto il miele aggiungete il lievito di birra, mescolate e fate sciogliere.
In una ciotola capiente mettete il liquido ottenuto e la farina, aggiungete l'olio, l'uovo e la polpa della bacca di vaniglia e cominciate a impastare, prima nella ciotola, poi su un piano di lavoro.
Quando gli ingredienti si saranno amalgamati completamente e l'impasto risulterà liscio e omogeneo, trasferitelo di nuovo nella ciotola e copritelo con un canovaccio umido.
Lasciate lievitare a temperatura ambiente fino al raddoppio del volume (circa tre ore).

Io ho deciso di fare una treccia a sei capi: il numero 6 è molto simbolico nella religione ebraica,la stella di David, ad esempio ha sei punte, ma se preferite fare una semplice treccia a 3 capi va benissimo. Di seguito vi descrivo il procedimento per la treccia a sei, che non è niente di difficile o impossibile...tranquilli!!!


Prendete l'impasto e dividetelo in sei parti uguali.
Formate dei salamini con i 6 panetti, tutti della stessa lunghezza, circa 40/45 cm e uniteli per una estremità.
Iniziate ad intrecciare i panetti allungati partendo da quelli più esterni,  prendete quello dell'estremità destra e lo mettete al centro, poi quello di sinistra, continuate con quelli più interni, come se fosse una treccia a tre capi, quello più esterno deve tornare sempre al centro.
Terminata la treccia, trasferitela in una teglia con carta da forno e fate lievitare in frigo per una notte, oppure, due o tre ore a temperatura ambiente.
Spennellate con il tuorlo sbattuto, cospargete con i semi di papavero e cuocete in forno a 180° per 20-30 minuti.




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18 commenti

  1. che foto Maddy! che foto!!! Sono molto da sempre attratta dalle tradizioni, culinarie e non, ebraiche.. l'anno scorso sono stata in Israele ed ho mangiato da Dio...!!
    questa treccia è bellisima e buona... te la rubo!
    un abbraccio

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    1. In Israele...che bello! Dev'essere stato un viaggio mistico e affascinante!!!!

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  2. Come Luisa, anche io sono molto attratta dalle tradizioni ebraiche e dalla loro cucina. La sento così intima e profumata. Non so perché mi crea questo effetto. Forse per l'immaginario che evoca, per quanto il popolo ebraico ha dovuto subire nel corso dei millenni. Ma la sento una cultura così forte. Questo pane del Sabato mi riprometto ogni volta di farlo e devo farlo, al più presto, perché lo trovo davvero bellissimo :)

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  3. mmm deve essere profumatissimo!!!
    e che bello una ricettina ebrea proprio oggi che ricorre il giorno della memoria!
    complimenti e buona giornata

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  4. Tesoro bello questo pane oltre ad essere meraviglioso contiene un messaggio importante e significativo e qundi vale due volte di più!!Ne ho sentito parlare ma mai provato e adesso credo proprio che sia il momento di prepararlo perchè lo trovo eccezionale!!!Bacioni,Imma

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  5. Il tuo contributo per queste giornate di ricordi è semplicemente perfetto. Brava. Come sempre sai essere tu. Ti abbraccio cara! A presto

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  6. Hai trasmesso tutto.. Ed é bello che tu lo abbia reso così, attraverso la tua arte, la cucina.
    Non poteva venirti in modo migliore.
    Brava Maddy

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  7. Tu sai quanto io apprezzi le parole non dette......con delicatezza sei arrivata al cuore forte e chiaro!!! Ecco...solo questo oltre ad un pane perfetto sotto ogni aspetto.....commossa per tanta bellezza ricevuta qua in questa giornata!!!

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  8. Tutto ciò che impasti e inforni è una meraviglia... sento ogni volta il profumo alzarsi dallo schermo, la potenza delle tue foto mi trasmette questa sensazione di verità, quasi di presenza...

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  9. Sono sempre stata convinta che la tavola sia il terreno ideale per risolvere piccoli e grandi conflitti. La cucina, il buon cibo preparato con amore è sempre un'arma vincente: scioglie i nodi e i cuori! Scelta migliore, secondo me, non potevi farla! Bello il tuo modo elegante di raccontare le ricette è tutto ciò che per te significano!

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  10. maddy tesorina...ma ti è venuto perfetto, sembra quasi finto da cotanta perfezione! Incredibile sei tu!

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  11. Vedo che hai cambiato anche il set fotografico, scelta azzeccatissima, come questo stupendo pane!

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  12. Io non dico niente mi gusto le tue foto meravigliose. Spettacolo!

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  13. ...conosco questo pane, ne ho letto la storia anche se non l'ho mai assaggiato...ti è venuto una vera meraviglia, deve essere buonissimo!
    Un bacione grande, e....posso rubarne una fettina?!

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  14. Bellissimo nella forma, nel colore e nel suo significato....complimenti!

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  15. Io sono molto legata alla cucina italiana, nello specifico a quella toscana. Sono uscita dagli schemi poche volte e le uniche cucine straniere che accetto e mangio volentieri sono quella spagnola e, anche se non in tutto, quella francese. Mi hanno però parlato molto bene della cucina ebraica e il tuo post non fa che aumentare la mia curiosità. Il libro di Guido Tommasi Editore sulla cucina ebraica è molto apprezzato (visto le recensioni) come quello dell'ormai noto Ottolenghi. Di conseguenza, anche se a me piace la cucina del nostro territorio, apprezzo tantissimo questa tua creazione e ci farò un pensierino per prepararla nei prossimi fine settimana.

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  16. Deve essere speciale , lo si percepisce solo guardandolo in foto.Come ogni tua ricetta ..giro e girovago tra mille blog , ma il tuo resta il tuo , anche rispetto a quelli che sembrano tanto più famosi.
    Sai che c'è?? Nel tuo c'è tanta anima ...bravissima come sempre ..buon lavoro Maddalena

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