Dopo tutto questo tempo, pensavo di non essere piu' capace neanche a pubblicare una ricetta, figuriamoci a riprendere in mano la macchina fotografica!
Lei era al solito posto, ancora con meta' carica, nella custodia che tengo sempre mezza aperta, cosi', tanto per tenerla a portata di mano e poterla usare in ogni momento.
Ma in questi mesi di momenti non ce ne sono stati e quando c'era un minuto libero la voglia che mi veniva era solo quella di stendermi sul divano.
Uno stop mi ci voleva, una pausa nella quale avessi avuto la possibilita' di riavvolgere il nastro dei pensieri e tutto e' arrivato in concomitanza dell'estate e di un lavoro a tempo pieno. Mi hanno detto (e mi sono detta): "Devi fermarti!" ... e cosi' e' stato.
Troppo satura di lavoro, di scadenze e di collaborazioni nelle quali mi hanno chiesto di fare molto spesso l'impossibile, mi sono sentita ad un certo punto persa e mi sono resa conto che quello che un tempo amavo tanto fare e che non mi pesava farlo neanche alle 2 di notte, era diventato un obbligo, un sacrificio enorme, che facevo annoiata e controvoglia.
Da una parte non me la sentivo di rifiutare lavori che avevo sperato tanto arrivassero, mi ero impegnata cosi' fortemente per far si che questo accadesse che non avevo il coraggio di dire no, neanche quando il compenso era basso, neanche quando la ricetta non mi piaceva, neanche quando mi hanno imposto stili di foto che non erano i miei e neppure quando le scadenze dei lavori erano a ridosso dei fine settimana, delle vacanze, delle feste di compleanno dei miei bimbi.
Ho cucinato fino a tarda notte, sono andava al lavoro il giorno successivo, per poi tornare a casa, fotografare e mettermi ore al computer, sono arrivata a fare tre lavori nello stesso giorno, quasi contemporaneamente, senza contare tutto il resto, figli, casa, marito, amici..che spesso ho trascurato, per avere poi terribili sensi di colpa e una fitta al cuore quando sentivo la frase: "Mamma, ma con noi non ci stai mai!!!!"
Ho resistito finche' ho potuto e poi ad un certo punto e' successa una cosa davanti alla quale mi sono dovuto fermare, inerme, immobile e impotente. Una di quelle situazioni dalle quali non puoi fuggire anche se lo vorresti tanto, quelle cose che speri sempre non capitino a te, che non vorresti mai conoscere e vedere in faccia, ma che purtroppo sono cosi' vicine.
La malattia di mia mamma e' arrivata come una doccia ghiacciata e ha spazzato via tutto il resto.
E quindi STOP, pausa, nella quale avessi avuto la possibilita' di riavvolgere il nastro dei pensieri e non c'era un'altra strada o un'altra soluzione, non mi sono messa a pensare per capire quello che doveva avere la priorita' su tutto, lo sapevo gia'.
Adesso, lei e' una grande donna e sta continuando le sue battaglie, una dopo l'altra, per vincere questa guerra, io ho fatto pulizia e sono quasi tornata alla normalita' e a una vita meno frenetica ed e' per questo che sto finalmente riprendendo anche l'attivita' qui sul blog.
La cucina non mi ha mai abbandonata, ne' il sentimento di passione smisurata che provo per lei e adesso posso farlo con piacere e per piacere, perche' tutto questo e' nato da un gioco, da un hobby e un passatempo meraviglioso che non vale la pena sminuire.
Come nella maggior parte dei lavori, anche qui, entra in gioco ad un certo punto l'etica della persona, quando le cose devono essere prese sul serio perche' da hobby e' diventa una fonte di guadagno, considero che si debba stabilire, secondo il modo di pensare e le opinioni PERSONALI, una linea di confine oltre la quale e' sconveniente andare.
Per me non e' stato facile, ma sono convinta che l'amor proprio e la stima verso noi stessi va sempre messa al primo posto, credere nelle nostre capacita' e non lasciarsi sminuire e' fondamentale per la buona riuscita del nostro lavoro e dei nostri rapporti personali.
Avevo bisogno di tutto questo e di voi, piccoli quattro gatti che mi leggete e avevo anche tanto bisogno di lei, la ricetta di oggi, che non facevo da mesi, ma che ogni volta riesce a sorprendermi nella sua semplicita' e che era tantissimo tempo che non mi veniva cosi' buona...
A volte basta avere la lucidita' di rilassarsi un po' e pensare positivo...
3 uova
150 gr di zucchero
100 gr di ricotta
270 gr di farina
80 ml di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci
polpa di mezza bacca di vaniglia
1 pz di sale
2 mele piccole
zucchero a velo a piacere
Accendete il forno a 180 gradi.
Rompete le uova su una ciotola, aggiungete la vaniglia, e lo zucchero e montate con le fruste elettriche.
Aggiungete la ricotta, farina, il lievito, il sale e l'olio di semi.
Continuate a montare per amalgamare il composto.
Imburrate e infarinate uno stampo a cerniera.
Versate l'impasto nella tortiera.
Sbucciate e tagliate le mele a fettine.
Disponete le fette di sulla superficie del dolce in modo circolare.
Cuocete in forno a 180 gradi per 40-45 minuti.
Fate la prova dello stecchino prima di spegnere il forno.
Lasciate raffreddare e sformate il dolce.
Spolverate con zucchero a velo quando sara' completamente freddo.
Un grosso abbraccio e alla prossima.
Maddalena
Sei una Donna forte, in questi mesi sei sempre stata presente nella mia testa perché per me, prima di ogni cosa, sei un’amica speciale a cui tengo in modo particolare ....guai a chi ti tacca❤️ ...fossimo solo più vicine! La torta è bellissima e rispecchia te in tutto...le pause sono più che lecite....nessun vincolo in uno spazio che è solo nostro!
RispondiEliminaCara Maddalena, leggerti mi ha riempito il cuore. Sentimenti diversi e simili, sensazioni conosciute e sconosciute, punti di vista per tanti versi consividi e condivisibili. Fermarsi a volte è più difficile che continuare a girare vorticosamente con la giostra e tu oggi, con queste tue parole, mi hai aperto gli occhi e mi hai insegnato molto. Non solo come fare questa bellissima torta, ma anche come saper riconoscere cosa si vuole veramente e quali sono le cose importanti. Ti abbraccio forte e ti auguro ogni bene, a te e alla tua mamma. Continua a testa alta e sappi che qui, mi troverai sempre.
RispondiEliminaUn abbraccio fortissimo.
Queste foto riflettono il ritrovamento di quello che io chiamo "centratura". Essere centrate con la parte più profonda di noi stesse, questo ha una importanza vitale per me.
RispondiEliminaFare quello che si ama è importante e farlo come si desidera lo è ancora di più. Nella vita dobbiamo già molte volte sacrificare parti di noi stesse, dobbiamo scendere a compromessi.
Io non ho molte parole di incoraggimaento per quello che state attraversando, ma vi auguro solo bene!
Un abbraccio e mi rubo una fetta....