Tiramisu'

Caldo, caldo, caldo….arriva tutto insieme e non dà nemmeno il tempo di riporre gli stivaletti nell’armadio per dare il cambio a saldali e infradito…infatti io ancora viaggio con le sneakers!!

Ma chi me lo fa fare di immergermi in scatole e scaffali da pulire quando posso mettermi in cucina e fare il mio dolce preferito??

Di dolci, ne ho provati tanti, ma mai nessuno, neanche il piu’ sofisticato o elaborato sa darmi la stessa sensazione di appagamento del Tiramisu’: sara’ che adoro il caffe’, come pure il mascarpone, sara’ che ogni volta torno bambina e penso a quando aiutavo la mamma immergendo il pavesini nel caffe’… In casa mia era il dolce delle feste e delle grandi occasioni e veniva fatto quando eravamo in tanti a partecipare a cene e pranzi perche’ sapevamo che piaceva a tutti! I miei bambini lo adorano, io ne vado davvero matta e non mi stancherei mai di mangiarlo e visto che di recente e’ stato il mio compleanno e quello di mio figlio, non ho trovato tempo meglio impiegato di quello di preparare la “ricetta del tiramisu’”.

Nel corso degli anni, guardando e confrontandomi con le tante persone che lo preparano, ho imparato piccoli trucchi e accorgimenti che hanno perfezionato la ricetta iniziale (quella della mamma), passando dai tiramisù trovati in rete, fino ad arrivare ad un risultato molto piu’ che soddisfacente.

Scrivo tutto qui sotto, lasciandovi alla ricetta completa e se volete seguirli, anche ai miei consigli…

1.     Di solito, preparo il tiramisu’ nella classica teglia (34x24) sempre il giorno prima, perche’ durante la notte la consistenza ha il tempo di assestarsi e i sapori di uniformarsi.

2.     Preferisco i pavesini ai savoiardi, in quanto gli ultimi o si inzuppano poco di caffe’ o si inzuppano troppo e a me personalmente non piace ne’ la prima ne’ la seconda possibilita’.

3.     Preferisco fare due o al massimo tre strati di biscotti, ma non di piu’.

4.     I biscotti non li dispongo stretti e appiccicati, ma lascio sempre un po’ di spazio tra di loro per esaltare ancora di piu’ la bonta’ della crema.

5.     Quando so che lo mangeranno anche i bambini diluisco il caffe’ con po’ di acqua, ma se lo preparo per gli adulti il caffe’ lo lascio puro.

6.     Non aggiungo scaglie di cioccolato perche’ a casa mia non piacciono, ma nessuno lo vieta, quindi se le gradite aggiungetele pure tra uno strato e l’altro, in genere dopo il cacao.

7.     Quando non eseguo la pastorizzazione delle uova che trovate in questa ricetta (clicca qui), acquisto sempre le uova al supermercato, che perdono in sapore rispetto a quelle della galline della nonna, ma acquistano in sicurezza…

Ingredienti per 6-8 persone

500 gr di mascarpone

4 uova a temperatura ambiente

6 cucchiai di zucchero

250 ml di panna fresca

mezza bacca di vaniglia

3 tazzine di caffe’ (espresso o della moka)

200 gr di pavesini (1 confezione)

cacao amaro

Togliete il mascarpone dal frigo e lasciatelo 20-30 min. a temperatura ambiente.

Separate i tuorli dagli albumi.

Montate i tuorli con lo zucchero e la polpa della bacca di vaniglia. Potete montare i tuorli nell’impastatrice e con le fruste elettriche, l’importante e’ che il composto sia spumoso, che abbiamo quintuplicato il volume iniziale e che sia di colore chiaro.

Aggiungete il mascarpone ai tuorli e amalgamate con una frusta per sciogliere i grumi.

A parte montate gli albumi a neve e la panna.

Aggiungete alla montata prima gli albumi e per ultima la panna.

Procedete facendo un lieve strato di crema sul fondo della teglia, bagnate velocemente i pavesini nel caffe’ e disponeteli sopra la crema.

Aggiungente un altro strato di crema, questa volta piu’ abbondante del primo, spolverate leggermente con il cacao e procedete con un nuovo strato di pavesini.

Continuate fino all’esaurimento della crema.

Coprite con pellicola e fate riposare 1 notte in frigo.

Se invece preferite fare le monopolizzino come nella foto, procedete allo stesso modo, ma lasciate da parte un terzo della crema. Inseritela in un sac a poche con beccuccio rotondo 0,5 cm e decorate con piccoli ciuffi. Per la monoporzione occorrono solo due strati di pavesini.