sabato 21 dicembre 2013

Biscotti di Natale

Ci siamo?
Si, ci siamo, mancano davvero pochi giorni, quelli più intensi e indaffarati, pieni di cose da fare, di regali da comprare, di pranzi e cene da organizzare, di frigoriferi e dispense da riempire, di vestiti in lavanderia da ritirare, di valigie da da preparare, di camini e forni da accendere, di tavole da imbandire, di dolci da decorare e di arrosti da condire, di letterine da spedire...



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martedì 17 dicembre 2013

Biscotti salati all'olio extravergine di oliva e pecorino

Quest'anno ho proprio esagerato....non soddisfatta a pieno dei biscotti di Natale che fra pochi giorni pubblicherò, ho deciso di provare una nuova ricetta e farli, anzichè dolci, perchè no...salati!


Il fatto è che questa formina dell'omino di pan pepato, tipica del periodo natalizio, è troppo bella per usarla solo per una ricetta all'anno, non trovate?



Questo biscotto salato è in genere gustato come sfizioso antipasto o finger food, può essere realizzato nelle forme più svariate e farcito a piacere con salse d'accompagnamento, salmone, salumi e formaggi.
Può sostituire il pane nelle vostre insalate ed è ottimo anche come spuntino di metà mattinata o merenda per i vostri pargoli, anzi, spaziate con la fantasia e se avete un pò di tempo, preparatelo proprio con loro...



Ingredienti

100 gr di farina di grano tenero
100 gr di farina di grano saraceno
50 gr di farina di mais
1 cucchiaio di pecorino grattugiato
100 ml di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di di ricotta o formaggio spalmabile
sale
pepe
acqua q.b.




Mescolate le farine in una ciotola, aggiungete il sale, il pepe, l'olio, il pecorino e la ricotta.
Amalgamate bene il tutto e aggiungete se necessario un pò d'acqua per ottenere un composto compatto.
L'impasto risulterà molto morbido e per niente elastico.

Stendetelo sulla spianatoia con il mattarello e un pò di farina bianca per evitare che si attacchi.

Coppate i biscotti con una formina a piacere, staccatelo delicatamente dal piano di lavoro e adagiateli su una teglia rivestita con carta da forno.

Cuocete a 180° per 10 minuti.
Lasciate raffreddare completamente prima di togliere dalla teglia.



Noi ci vediamo tra pochi giorni con l'ultima ricetta prima di Natale e per farci gli auguri...a presto!
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domenica 15 dicembre 2013

Pane integrale ai semi con lievitazione naturale

So che non mi aspettavate di domenica pomeriggio, ma la spiegazione è una e semplice: sono a casa da sola con il piccino che sta dormendo....relax assoluto!



La giornata è stata tranquilla e molto piacevole: colazione in centro, giretto per scegliere i regali, pranzo a casa senza troppe pretese e nel primo pomeriggio saggio di nuoto di Tommaso con premiazione finale e medaglia al collo....stasera a cena dalla Manu tra buon cibo e ottima compagnia....non male vero?




Ed ecco qua una delle ultime ricette prima di salutarci per le vacanze di Natale...non c'è niente di meglio del profumo buono del pane che invade la casa, soprattutto in queste giornate pre festive, dell'aroma fresco e forte allo stesso tempo del lievito madre, delle mani sporche e appiccicose di impasto, del maglione pieno di farina perchè come al solito mi sono dimentica di mettermi il grembiule, dello scricchiolio della crosta mentre viene tagliata la prima fetta, della mollica sotto i denti e del sapore unico, genuino e sano del pane fatto in casa....



Ingredienti:

500 gr di farina integrale
200 gr di lievito madre
400 ml di acqua
20 ml di olio evo
20 gr di semi di girasole
20 gr di semi di sesamo
20 gr di semi di zucca



Rinfrescate il lievito la sera prima, lasciatelo lievitare circa un paio d'ore e mettetelo in frigo.

La mattina portate il lievito a temperatura ambiente, e fate due rinfreschi ravvicinati a distanza di un paio d'ore uno dall'altro.

Impastate 200 gr di lievito madre con la farina integrale, l'acqua e l'olio fino ad ottenere un impasto morbido ma non appiccicoso.

Lasciate lievitare fino al raddoppio del suo volume in un recipiente di vetro coperto con pellicola.

Spargete sopra il tavolo di lavoro i semi.
Togliete dal recipiente l'impasto e molto delicatamente lavoratelo sopra il piano di lavoro dando la tipica forma del pane e facendo attaccare in superficie i semi.

Trasferite il pane in una teglia da forno rivestita di carta oleata, incidete con dei tagli trasversali il panetto e cuocete in forno a 180° per 50 minuti.




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venerdì 13 dicembre 2013

Biscotti di Santa Lucia

Chi mi conosce lo sa: io con le cose complicate non ci vado molto daccordo....ai piatti che hanno più di tre o quattro ingredienti principali storco il naso, quel pout - pourri di sapori e colori nel piatto mi lascia un pò così e così.....
e chi mi conosce sa anche che, io e Santi, non siamo proprio sulla stessa lunghezza d'onda, ma questa Lucia, che mia nonna nomina spesso, un pò di curiosità me l'ha messa e quindi......





Lucia era una giovane e bellissima donna nata e vissuta a Siracusa negli anni a cavallo tra il 200 e 300 d.c.
Promessa in sposa ad un ricco signore pagano, ella si oppose fermamente annunciando alla famiglia la volontà di consacrarsi a Dio e il futuro consorte sentitosi respinto, la denunciò come cristiana. Secondo le leggi anticristiane proclamate da Diocleziano, ella venne perseguitata, arrestata e processata. Il suo lungo martirio finì con la decapitazione.
Le leggende poi, e i racconti della tradizione popolare narrano che prima di essere uccisa, Santa Lucia si tolse gli occhi e li porse su un vassoio d'argento a colui che sarebbe dovuto diventare suo sposo; da qui il ruolo di protettrice della vista.
Alla morta di Santa Lucia è legata anche la fine della carestia della prima metà del 1600, quando una nave carica di grano arrivò al porto di Siracusa, fornendo la materia principale per i pasti degli abitanti della città.
Santa Lucia viene festeggiata il 13 Dicembre e a lei si portano in dono prodotti a base soprattutto di grano, come la Cuccia siciliano, un dolce a base di grano cotto, ricotta e canditi, ma anche arancini, taralli e dolci poveri, dai sapori semplici che hanno accompagnato le serate delle nostre nonne davanti al focolare...
Oggi viene festeggiata soprattutto al nord e al sud (pochissimo qui da noi, in Toscana),  dove i bambini aspettano con ansia il tintinnio delle campanelle del suo carretto carico di caramelle, una specie di Befana fuori stagione.
A Santa Lucia, che mi ha incuriosita con la sua storia, dedico questi dolcetti, che ricordano appunti gli occhi per la loro forma, conosciuti ovunque la si festeggi e cucinati in mille varianti, biscotti facilissimi e tutt'altro che elaborati da fare anche con i vostri bambini e mettere al camino per far fare a questa Santa donna un dolce spuntino.....




Ingredienti per due teglie da forno di biscotti

100 gr di farina di mandorle
150 gr di farina 00
2 cucchiai di miele millefiori
1 uovo
50 ml di olio di semi
40 gr di uvetta passa
1 pz di sale
mandorle intere e con la buccia

Mettete in ammollo l'uvetta in un pò di acqua.
Impastate le farine con l'uovo, il miele, l'olio. 
Scolate l'uvetta e tritatela con un coltello.
Aggiungete all'impasto  il sale e l'uvetta.
Formate una palla, avvolgetela nella pellicola e fate riposare in frigo per 1 ora.
Accendete il forno a 180°.
Stendete la pasta sulla spianatoia con un mattarello, tagliate i biscotti con un tagliabiscotti o con una tazzina da caffè.
Trasferiteli su una teglia rivestita con carta da forno.
Spennellateli con pochissima acqua e inserite una mandorla al centro.
Infornate per 10 minuti.


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giovedì 12 dicembre 2013

Cake pops al cioccolato

Sapete che di critici in casa mia ce ne sono parecchi, soprattutto quando si tratta di cibo e andare incontro alle esigenze di tutti non è facile.



Uno spazio ampio e importante è quello dedicato ai bambini, sia nei giorni comuni che in occasioni speciali. Ormai, nel nostro gruppo di amici, siamo diventati tutti genitori e quando facciamo feste o cene cerco di adeguare il menu proprio alle esigenze dei più piccoli e se proprio non ce la faccio cucino a parte qualcosa che si avvicini il più possibile ai loro gusti.




Quando sono in tanti, (a volte eguagliano quasi il numero degli adulti) li facciamo cenare in un tavolo a parte tutto per loro ed è veramente uno spettacolo vederli tutti insieme, immaginate  10 bambini di età compresa tra i due e i sette anni mangiare composti nella loro seggiolina...una tenerezza infinita...
e poi....tutti a giocare e a rivoluzionare casa....ma questi sono dettagli....




Comunque, dicevamo menu adatto alle loro esigenze....si penso che l'ultima volta abbiano gradito molto soprattutto per quanto riguarda il dolce, volete sapere come ho fatto?

Leggete sotto....

Grazie ad uno stampo facile e veloce firmato Lékué ho realizzato dei deliziosi Cake Pops al cioccolato che hanno messo daccordo davvero tutti.


(Stampo in silicone Lékué - Idea Casa di Arezzo)


Utilizzare questo stampo in silicone e realizzare questi dolcetti non è difficile, dentro la confezione troverete un libretto con le istruzioni e alcune ricette e i bastoncini da lecca lecca, vi consiglio però di non prendere sottogamba l'impresa, a volte le cose non risultano come ce le immaginiamo, ma dont't worry, qui arrivo io con dei piccoli ma essenziali segreti per una riuscita al primo colpo.

Potete tranquillamente seguire le ricette del manuale, io ho l'ho fatto per le prime volta, ma poi ho voluto anche sperimentarne delle nuove, anche se in verità quasi tutte si assomigliano, ricordatevi che, anche se lo stampo è in silicone, è consigliabile spennellarlo leggermente con olio o burro fuso e anche se in genere l'impasto si cuoce velocemente, circa 10 minuti, voi esagerate e tenetelo in forno quasi il doppio, le palline si staccheranno ancora meglio.

Detto questo vi passo la ricetta e buon lavoro!



Ingredienti per uno stampo da 18 cake pops

1 uovo
40 gr di burro morbido
20 ml di olio evo
80 gr di zucchero
90 gr di farina
20 gr di cacao amaro
60 ml di latte
mezzo cucchiaino di lievito

per la ganache al cioccolato:

100 gr di cioccolato fondente
200 ml di panna fresca
codette colorate


Accendete il forno a 160°.
Con una frusta elettrica montate il burro con lo zucchero, aggiungete l'uovo, l'olio e gli ingredienti secchi (farina cacao e lievito), continuate a montare e per ultimo aggiungete il latte.
Frullate ancora fino ad ottenere un impasto liscio.

Mettete l'impasto in un sac a poche e riempita le semisfere della parte inferiore dello stampo, ma non fino all'orlo, cercate di stare scarsi.

Chiudete lo stampo con l'altra metà (quella con i fori) e fate cuocere in forno per 15 minuti.
Lasciate raffreddare completamente e poi sformate le palline.

Preparate la ganache facendo sciogliere il cioccolato a pezzetti a bagno maria.
Aggiungete la panna e mescolate bene.

Preparate i cake pops:

Togliete la parte superiore dello stampo e assicuratevi che non si sia attaccati.
Con un bastoncino fate un buco in una pallina, immergete leggermente il bastoncino nella ganache e infilatelo nel buco, in questo modo in cioccolato farà da collante.
Procedete per tutte le palline.

Mettete in congelatore lo stampo per almeno un'ora.

Togliete lo stampo e tenendo il cake pops per il bastoncino immergetelo completamente nella ganache al cioccolato, essendo freddo, la crema si asciugherà quasi subito.

Decorate con le codette e infilate il cake pops nel foro dello stampo per farlo asciugare completamente.

Una volta finito, trasferite tutto in frigo almeno per un'altra ora.

Prima di servire togliete dal frigo e portate a temperatura ambiente per 10/15 minuti.








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lunedì 9 dicembre 2013

Polpette di carne finger al limone e timo

Oggi presento un piatto molto semplice dal punto di vista della preparazione, ma ricco e saporito da quello del gusto. Quel bel gusto deciso delle cose buone, legate spesso alla tradizione della mia famiglia.
Mia nonna, infatti, la stessa che trovate nella ricetta del coniglio al finocchietto e in quella del polpettone di carne, le preparava più o meno con la solita ricetta e poi le impanava per successivamente friggerle....impossibile resistere!!!



Ricordo che le sue, spesso venivano preparate con gli avanzi di carne del lesso, che il giorno prima aveva fatto il suo dovere in un bel brodo per la minestra, erano più grandi e leggermente schiacciate, ma io ho volute modernizzarle un pò ridimensionandole e aggiungendo il profumo di limone che a me piace tanto, portandole, così,  a nuova vita per servirle come sfizioso finger food...




Nulla ci vieta, però, di presentarle come un ghiotto e pratico contorno accompagnato da verdure di stagione e, apprezzato vedrete, anche dai più piccoli che non avranno bisogno del coltello per tagliarle....

che aspettate a lanciarvi?



Ingredienti per 6 persone:

200 gr di carne di vitello macinata
50 gr di mortadella tritata
1 spicchio di aglio
prezzemolo
1 uovo
2 cucchiai di parmigiano
sale
pepe
la scorza di un limone + il succo
1 rametto di timo limonato o timo comune
olio evo



Tritate il prezzemolo con lo spicchio di aglio sbucciato.
Lavate il rametto di timo e togliete le foglioline.

Amalgamate tutti gli ingredienti e gli aromi, regolate di sale e pepe e formate delle palline rotonde, tutte delle stesse dimensioni, pesatele se necessario.

Fate rosolare le polpette in una padella con un pò di olio, aggiungete il succo del limone e fate cuocere ancora dieci minuti.

Servite calde come finger food o come secondo piatto accompagnato da verdure cotte o crude.



Buona settimana e .....alla prossima!
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lunedì 2 dicembre 2013

Bastoncini fritti di polenta Taragna e taleggio

Ho già scritto qui, quanto io faccia uso di pentola a pressione e da quando ho la pentola a pressione WMF di quanto mi si siano allargati gli orizzonti riguardo ai suoi molteplici usi.



Ripeto ancora una volta che il tempo di cottura degli alimenti diminuirà di oltre la metà, che il sapore delle vostre pietanze rimarrà intatto perchè i sali minerali non andranno perduti, che grazie al suo sistema brevettato è totalmente sicura, che può cuocere in due diverse temperature a seconda dei cibi che metterete al suo interno, che il suo funzionamento è davvero facile e semplice e che può essere tranquillamente lavata in lavastoviglie...vabbè cosa volere di più?

(Pentola a pressione WMF Perfect Pro, Idea Casa di Arezzo)


La voglia di sperimentare si accende ogni volta che la prendo in mano e devo dire che l' inverno è la stagione più adatta per placare la mia sete: zuppe, minestre, semplici verdure o legumi, risotti, spezzatini ed infine polenta, ma non quella pronta in cinque minuti eh...quella che ci vuole quasi un'ora di cottura e bicipiti allenati.....

in teoria....

ehhh già, perchè poi in pratica a me ci sono voluti solo 15 minuti e niente fatica, niente maniche tirate su, niente fronte perlata, niente viso avvampato dal vapore della polenta che bolle.

Ho aperto il coperchio della pentola a pressione Wmf ed ero fresca come una rosa, volete sapere come? seguite la ricetta....



Ingredienti per 6 persone:

200 gr di polenta taragna
800 ml di acqua
sale grosso
60 gr di taleggio d.o.p.
20 gr di pane grattato
20 gr di farina di mais 
olio per friggere (io metà evo e metà di arachidi)


La polenta Taragna è un piatto tipico dell'Italia settentrionale e si distingue dalla polenta gialla per la presenza nella sua miscela di grano saraceno. Spesso viene sostituita al pane e accompagnata con brasati, spezzatini, cacciagione, in particolare volatili (polenta e osei) o semplicemente affettati e formaggi. 
Io l'ho trasformata in un finger perchè vado matta per la polenta fritta e devo dire che non sono rimasta affatto delusa.... 

Mettete in pentola la farina e l'acqua, salate con sale grosso e portate a ebollizione.
Girate la polenta con un mestolo di legno per circa due minuti, aggiungete un bicchiere di acqua calda e chiudete con il coperchio, impostando la temperatura al livello più alto (2).

Lasciate cuocere 15 minuti da quando l'anello superiore non si sarà alzato.
Togliete la pentola dal fuoco, mettetela dell'acquaio e fate scorrere acqua fredda sopra il coperchio, l'indicatore di temperatura si abbasserà e voi potrete aprire la pentola.

Amalgamate alla polenta il taleggio tagliato a pezzetti e trasferitela sopra una spianatoia. Lasciate raffreddare completamente.

In una padella fate scaldare l'olio extravergine di oliva con quello di semi.

Tagliate la polenta a bastoncini.
Preparate un'impanatura con il pane grattato e la farina di mais. Infarinate i bastoncini e immergeteli nell'olio caldo fino a doratura.
Lasciateli asciugare in un piatto con della carta assorbente e servite caldi.



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venerdì 29 novembre 2013

Torta delle feste con pere caramellate e frutta fresca

Vi sembra normale cercare di scrivere un post di fine settimana per augurare a tutti un buon week end con un marmocchio lagnante alle caviglie e la cena sul fuoco che si sta carbonizzando???



In casa mia succede, a volte succede anche questo, ma stasera ho troppa voglia di pubblicare questa torta, che è stata il mio orgoglio proprio lo scorso fine settimana, in occasione della festa di compleanno del piccino.
L'ho chiamata" torta delle feste", perchè oltre che per spegnere le candeline, questo dolce è una gioia per gli occhi e per il palato e secondo me si adatta alla perfezione ai nostri menu natalizi e festivi.



Sono consapevole del fato che il procedimento non è di quelli più semplici e veloci e di certo molti preferiranno passare un sabato pomeriggio in centro a fare spese piuttosto che chiusi in cucina a cucinare, ma io vi invito comunque a provare, la soddisfazione che ci fa provare un dolce di pasticceria fatto in caso è di certo superiore a quella di aver comprato un paio di scarpe nuove...almeno per me...per noi fissate....

Scusate se stasera sono così di corsa, spero di non aver fatto errori di ortografia, ho spento il fuoco, ma il marmocchio ancora sta lagnando.....AIUTO!!!!!




Ingredienti per uno stampo da 28 cm:


Per la crema chantilly

3 tuorli
1 uovo intero
500 ml di latte
100 gr di zucchero
60 gr di farina
mezza bacca di vaniglia
250 ml di panna

Per le pere caramellate:

2 pere non troppo mature
100 gr di zucchero
succo di un arancia

Meringhe per la decorazione e frutta fresca di stagione



Preparate il Pan di Spagna, potete anticiparvi anche tre o quattro giorni prima e lasciarlo avvolto nella pellicola in frigorifero.
Tagliatelo in tre dischi dello stesso spessore.

Preparate la crema, anche questa possibilmente il giorno prima:

mettete a scaldare il latte con i semi della bacca di vaniglia e 20 gr di zucchero.
Sbattete le uova con lo zucchero rimanente e la farina, aggiungete il latte caldo, ma non bollente, trasferite di nuovo tutto sul fuoco e fate cuocere fino ad addensamento.

Appena cotta, la crema deve essere trasferita in un altro recipiente, meglio su un vassoio, coperta con pellicola e lasciata raffreddare il più velocemente possibile, per evitare lo sgradevole odore di zolfo che alcune volte si viene a formare.

Una volta fredda aggiungete alla crema la panna precedentemente montata bene e amalgamate bene. Rimettete tutto in frigo fino alla composizione del dolce.

Caramellate le pere:

sbucciate le pere, privatele del torsolo e tagliatele a pezzetti di circa un cm.
Mettete sul fuoco medio una padella (non necessariamente antiaderente) e fatela scaldare bene, aggiungete poco alla volta lo zucchero e fatelo sciogliere delicatamente, senza alzare troppo la fiamma per non rischiare di bruciarlo.
Aggiungete le pere e il succo d'arancia e fatele cuocere senza girarle, non toccatele proprio.
Passati cinque minuti potete muovere la padella e vedrete che le pere si staccheranno, se alcune non lo fanno, lasciate cuocere ancora qualche minuto.
Scolate le pere dal liquido che si è venuto a formare e lasciatele raffreddare.

Componete il dolce:
farcite il primo disco di pan di spagna con un pò di crema, distribuite sopra un pò di pere, adagiate l'altro disco e ripetete l'operazione.
Finite con un'altra spalmata di crema anche sopra il dolce e sui lati.

A questo punto potete decorare con la frutta fresca e le meringhe a vostro piacimento.


Se volete potete spennellare la frutta con un semplice sciroppo fatto con  gr 50 di zucchero e 25 gr di acqua e portato ad ebollizione.

Grazie ancora una volta di aver letto i miei pensieri e di essere passati qui, vi auguro un 
buon lavoro e soprattutto buon fine settimana!!!!
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martedì 26 novembre 2013

Meringhe

E' già Natale qui da noi!!!!!
Ieri mentre io e Tommaso facevamo l'albero ha iniziato a nevicare, mi sembrava di essere in un film, quelli da famiglia, che ti piace guardare tutti insieme stretti nel divano e arrotolati con il pail, tipo: Mamma, ho perso l'aereo, Una poltrona per due, Miracolo nella 34esima strada....



e vedendo i primi fiocchi di neve scendere, vedendo il mio bambino che attaccava le palle di Natale, vedendo il fuoco del camino e le candele accese mi sono sentita al sicuro e protetta.

Non ve lo so spiegare, mi sono sentita bene e una sensazione di tranquillità mi ha invasa, come non mi succedeva da tempo, è stato bellissimo e fermandomi un attimo ho pensato: "è questa la magia del Natale?"



Può una sola parola, farci sentire così bene? Farci dimenticare i problemi, i pensieri e proiettarci in uno stato di positività che mai in nessun altro periodo dell'anno potremmo avere?



Io sono già in quest'ottica e vi auguro di arrivarci il prima possibile e di catturare nell'aria quest'atmosfera magica che già si può respirare: LOVE IS ALL AROUND YOU!!!!



Ingredienti:

50 gr di albumi (circa due)
100 gr di zucchero




La quantità delle meringhe è molto variabile a secondo di quanto le farete grandi, considerate che le mie avevano un diametro di circa 2 cm e ne ho potute realizzare con questa dose circa 30.

Montate gli albumi con lo zucchero, prima a velocità moderata, per passare poi a quella più alta.

Montate fino a quando sulla frusta non si formerà  una specie di becco che ricorda molto quello della meringa stessa (vedi foto sopra)

Accendete il forno a 100° statico.

Mettete la montata in una sac a poche con una bocchetta a stella e formate le meringhe in una teglia da forno rivestita con carta oleata (o carta da forno)

Mettete in forno la teglia, o se ne avete due, potete infornarle entrambe, anche se la regola direbbe il contrario: io le ho infornate insieme, ma se non volete rischiare potete infornarle una alla volta.

Ricordatevi che le meringhe non devono cuocersi, ma solo asciugarsi, quindi ricordatevi di aprire ogni quarto d'ora il forno per far uscire il vapore.

Lasciate asciugare per almeno due ore.




Buona settimana a tutti.....

Maddalena




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venerdì 22 novembre 2013

Il sorriso nel cuore

Chi ha un blog sa quanto lavoro questa parola porta con sè, quanto tempo sottrai alla tua giornata, a volte alla tua famiglia, quanta passione stà dietro a quello che si cucina e fotografa, quanta voglia di fare c'è nelle nostre giornate, quante ore delle notte insonni passiamo a pensare alle parole da scrivere nel prossimo post.

Tutto questo è spinto da tanto amore per le cose che si fanno, nasce dal puro piacere di condividere la nostra vita con persone che per passatempo vorranno leggerci e provare le nostre ricette.

Di blogger ce ne sono tante, ognuna con le proprie idee, c'è chi lo fa di lavoro, chi scrive per importanti riviste, chi partecipa e conduce programmi tv, chi tiene corsi di cucina e fotografia, chi viene invitato ad eventi, chi collabora con importanti aziende e chi semplicemente cucina e scrive per puro divertimento, la maggioranza. Questo è un mondo molto vasto e quando si dice "blogger", a volte non siamo consapevoli delle varie sfumature che questa parola porta con sè.

Come in tutte le categorie ci sono quelle più brave e meno brave, più belle e meno belle, più moderne e più antiche, più simpatiche e più antipatiche, più all'avanguardia e più tradizionaliste, più corrette e meno, a volte molto meno..... corrette...

Come si dice sempre, non dobbiamo fare di tutta l'erba un fascio, sta a noi e a voi riconoscere, apprezzare o evitare quello che il mondo del web e il mondo in generale ci propone, smascherare i falsi e applaudire i giusti.

Da parte mia, posso dire per ora, di avere incontrato e conosciuto persone vere e sincere e per questo mi ritengo fortunata. Forse la mia esperienza conta poco per gli altri, ma vale tanto per me e mi insegna giorno per giorno che impegnarsi nelle cose si fanno e avere rispetto per tutti ripaga più di qualsiasi altra cosa.

La vita è una bilancia che deve stare sempre in pari e se da una parte ti toglie dall'altra ti dà.

Per oggi non voglio più parlare e vi lascio alle immagini del terzo raduno di un gruppo di food blogger che non ce la fanno solo a scriversi, a volte si devono anche vedere, per abbracciarsi, parlarsi e dimostrare con il sorriso nel cuore la vita è più bella....





(Foto di Vatinee Suvimol)



(Foto di Vatinee Suvimol)


(Foto di Lina d'Ambrosio)








(Foto di Lina d'Ambrosio)






























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